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  Poe, il Racconto di un uomo

" O dolce e ingannevole vergogna che con il tuo candore mi hai  stregato, mostra ora umilmente ciò che porti in grembo, rivela al  mondo quel patto con la natura di cui sei artefice e complice e che in questa scomoda posizione ti ha gettato. Chi ... chi osa prendere il mio posto nel tuo corpo? Chi si sta muovendo ora dentro di te riuscendo a vedere parti ch'io non vidi, ad arrivare dove io non fui.  A conoscere e a risalire torrenti ch'io non ebbi a conoscere.  Chi.. Chi ti conoscerà meglio di me che pure in tutti i modi più perversi e segreti ti ho avuto ma che così in fondo non potei mai arrivare.. Chi.. è riuscito a sentire quello che io non potrò mai avere. Chi ha potuto avere te in un modo che mi è impossibile emulare. Chi.. Si sta fondendo con il tuo respiro indebolendo il ricordo di me, che non potrò mai competere.."

                           

                                 ©  Elettra Dafne Infante

 

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